La prima di campionato si è conclusa come peggio non poteva. D’altronde a pensarci bene sono poche le sorprese che vengono fuori da questa domenica. Si confermano come squadre da tenere d’occhio Roccabernarda, Cirò e Scandale, e purtroppo si conferma la fase involutiva del Casabona che ha contraddistinto tutte le amichevoli estive della squadra di Ioppoli.
I limiti palesati a Scandale fanno preoccupare e non poco i tifosi biancocelesti: difesa troppo vulnerabile, attacco spuntato e centrocampo assente. Un Casabona che non c’è, verrebbe da dire. Ma è da qui che bisogna ripartire. È inutile dopo appena una partita di campionato fare i disfattisti e tirarsi fuori, pronti a puntare il dito contro chi o contro cosa non abbia funzionato. Gli sforzi fatti dalla società, la passione degli addetti ai lavori e il sacrificio dei giocatori, non lo meritano.
Il “giocattolo” Casabona appartiene a tutti, ma è oggetto fragile per quanto caro. La barca è in partenza, usiamo quest’immagine visto che è ciò che rende meglio l’idea: chi ha voglia e ha fiducia in quelle emozioni che lo scorso anno hanno chiamato alle armi tanti tifosi, è il benvenuto in questo viaggio, il cui esito spetta solo a Dio conoscerlo, o a chi per lui, sin da ora. Chi invece, non ha voglia di mettersi in gioco, chi vuole stare alla finestra e aspettare quale carro (funebre o vincente) passi per primo, faccia pure: l’avventura prosegue lo stesso.
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