Tanta amarezza ma anche grande consapevolezza dei propri mezzi: è quanto ci resta del rocambolesco pari di domenica. Il gol del 3 a 3 rocchisano, arrivato all’ultimo secondo, ci ha lasciato tutti un po’ attoniti. La prestazione degli uomini di Ioppoli, forse la migliore della stagione (visto il blasone dell’avversario), avrebbe meritato ben altro risultato. Peccato per qualche disattenzione difensiva di troppo e per la bravura del loro portiere (da segnalare un grande intervento su punizione di Benincasa), in una partita che ha visto a tratti una sola squadra in campo. Quella biancoceleste.
Nonostante la delusione si può però guardare avanti con ottimismo. La squadra ha fatto vedere di che pasta è fatta, esprimendo un buon calcio e creando numerose occasioni da rete. Un solo appunto da fare: c’è da lavorare meglio sulla fase difensiva (i numeri parlano chiaro, purtroppo). Sugli scudi il solito Antonio Rizzo, anima del Casabona, autore di un match impeccabile condito da due reti di pregevole fattura. Attualmente, prenderlo a un ipotetico fantacalcio di categoria, sarebbe un affarone. Bene anche bomber Benincasa (che ha siglato il momentaneo 3 a 2: gran colpo di testa su assist di Rizzo) e le due new entry , Apa e Scopacasa, che hanno destato ottime sensazioni.
Un plauso va quindi agli Ultramatti e a tutti i casabonesi che hanno riempito gli spalti dell’Agostino Arone, sostenendo la squadra fino alla fine. Una splendida cornice, non c’è che dire. Degna di questo Casabona: una squadra che non ha niente da invidiare alle sue dirette concorrenti. Basta solo crederci. E non mollare!
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